Se stai cercando un bouquet mimosa per la festa della donna, qui ne troverai in grande quantità, ma prima di raccontarteli voglio dissipare subito un equivoco piuttosto diffuso: l’otto marzo non è una festa. Perché non c’è proprio niente da festeggiare. Innanzitutto si chiama Giornata Internazionale della Donna, e poi, più che a una festa somiglia a una maratona, anzi no, a una staffetta perché siamo coinvolte tutte e tutti. Principalmente perché il traguardo per una vera e piena parità di diritti è ancora lontano, non solo in quei paesi tremendi in cui si stanno perpetrando crimini contro le donne, ma anche nel più democratico dei paesi occidentali.
Scavando nelle statistiche attuali le disparità affiorano in moltissimi ambiti, dalla retribuzione alla tipologia delle professioni scelte, dal livello di istruzione (più alto per le donne) al ritorno occupazionale (più vantaggioso per gli uomini), dall’affidamento dei lavori di cura ai sogni professionali di chi sta studiando. Secondo un recente studio del World Economic Forum occorreranno almeno 131 anni per colmare il divario dei diritti esistente fra uomini e donne. Secondo il Global Gender Gap Report 2023 del WEF l’Italia è al 79° posto su 146 paesi e si posiziona solo al 21° posto in Europa, con un netto peggioramento della partecipazione e della rappresentanza delle donne in politica.
Quindi, dicevamo, l’otto marzo non è una festa, ma guai a non celebrarla. Dobbiamo assolutamente sfruttare questo giorno per ricordare quanta strada ancora c’è da fare per raggiungere l’equità di genere. Io ho scelto di celebrarla a modo mio, affidando messaggi ai miei bouquet. Ed ecco che è nata la collezione Diritti Recisi.
Diritti Recisi: la collezione di composizioni floreali per la Giornata Internazionale della Donna
Da secoli diciamo cose con i fiori, nell’Ottocento si usavano per dire cose indicibili a voce, ogni fiore rappresentava un preciso messaggio. Questa pratica era diffusa a livello globale, in Giapponese c’è una parola (hanakotoba da Wikipedia) per indicare il linguaggio dei fiori, anche detto florigrafia. Oggi questa pratica ha perso molte sfumature, ma vale sempre la pena provarci. Io lo faccio quotidianamente raccogliendo i racconti di chi entra in bottega per regalare o regalarsi un’emozione.
In alcune ricorrenze però mi riapproprio del racconto floreale e provo a dare un senso al mio lavoro, un senso che riesca ad andare oltre il pagare le bollette o appagare la mia inclinazione e il senso estetico per le composizioni floreali. Sono le ricorrenze che ci ricordano quanti diritti ancora sono recisi. Una di queste è la Giornata Internazionale della Donna appunto. E la campagna che ho lanciato nel 2023 in occasione dell’8 marzo, si chiama proprio Diritti Recisi, e dà il nome a una raccolta di bouquet per chi ama i fiori recisi, rigorosamente dispari, ma i diritti li preferisce integri e rigorosamente pari.
Ogni bouquet della raccolta vuole far luce su uno specifico aspetto di questa disparità, attraverso un messaggio associato. Se vuoi saperne di più te li presento in una velocissima carrellata di novità e i pezzi storici di Bottega. Prima però due parole sulla mimosa, fiore simbolo di questa giornata.
La mimosa: il fiore della resistenza e della gentilezza
Tutti i bouquet dedicati all’otto marzo hanno come base la mimosa. Perché la mimosa è una tradizione tutta italiana strettamente legata alla resistenza e alle lotte per la parità dei diritti. Pianta pioniera, cresce su terreni poveri di nutrimento, di recente formazione perché magari distrutti da un incendio e da frane. Bene questa signora pianta non solo ha la forza di crescere su terreni difficili ma si dà da fare per rendere il terreno più accogliente per piante più delicate. Insomma una vera campionessa di gentilezza e resistenza. La mimosa veniva regalata alle staffette della Resistenza, ed è stata proposta da tre donne per celebrare l’8 marzo, perché facilmente reperibile, alla portata di tutti e tutte.
I miei bouquet mimosa per la Giornata Internazionale della Donna
Novità 2024
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Gap – Il bouquet dei pieni diritti
Un bouquet autoportante con spugna bio imbevuta, per colmare un bel vuoto, quello rappresentato dal divario salariale fra uomini e donne, che ancora oggi si attesta intorno al 10% persino nei paesi occidentali più virtuosi. -
Hermana – il bouquet della sorellanza
Un mazzo di fiori ricco di contrasti, pieno di vita, ci racconta che non esiste un solo femminismo, ma tanti femminismi, perché il mondo è complesso, ma le nostre divergenze sono ricchezza e bellezza, e non possono impedirci di lottare insieme dalla stessa parte. La lotta per i pari diritti non può che essere collettiva. -
Otto – la bottoniera femminista
Una bottoniera di tanti colori preparata con fiori secchi e arricchita, se possibile, sul momento con mimosa. Un elemento floreale indossato tipicamente dall’uomo, di solito lo sposo, che ho deciso di preparare e regalare (fino ad esaurimento scorte) nella giornata dell’otto marzo, a chiunque venga in Bottega per celebrare l’otto marzo acquistando una mimosa da regalare o da regalarsi. Perché quella per la parità dei diritti è una lotta che riguarda tutti e tutte, uomini e donne, innanzitutto perché gli stereotipi ingabbiano chiunque, e poi perché difficilmente possiamo vincerla senza il supporto proprio di quella parte di società che da millenni detiene un privilegio, più o meno, visibile.
Storici di Bottega
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Ondina – il bouquet della staffetta
Un bouquet dedicato alla partigiana Ondina Peteani, la prima staffetta d’Italia, che ricorda quanta strada dobbiamo ancora fare per raggiungere il traguardo della parità dei diritti di genere. -
Portaparty – mimosa prêt-à-porter
Un bouquet autonomo con spugna imbevuta, servito in un sacchetto autoportante con manici a tracolla. Perfetto da portare in giro, regalare fuori casa, celebrare la giornata della donna come quando donare un fiore di mimosa era considerato un gesto rivoluzionario. Con Portaparty voglio raccontare quanto ancora il lavoro di cura non retribuito sia a carico esclusivo delle donne. -
Scomposta – il bouquet ribelle alle etichette
Preparata con eringio, ranuncoli, thlaspi, roselline a grappolo, tulipani, mimosa, Scomposta è un bouquet di fiori ribelli, non in scalatura, dedicato alla libertà di essere e sentirsi come preferiamo senza essere ingabbiati in ruoli o etichette legati al genere. Perché i bambini si sentano liberi di piangere e danzare, e le bambine di arrampicarsi sugli alberi e diventare scienziate. -
Marziano – il bouquet delle conquiste spaziali
Bouquet nato nel 2021, proprio mentre l’uomo conquistava Marte.
Succedeva tre anni fa. E ancora oggi la donna fa fatica a conquistare spazi sulla Terra. Marziano è un bouquet che si sente più mazzo spontaneo, colorato come un prato in primavera, libero da confezioni o dalle regole del tono su tono.
Bene, dal mio piccolo, rivoluzionario, angolo verde di città è tutto.
Ti aspetto in Bottega quando vuoi, il 7 e l’8 marzo la porta sarà aperta con orario continuato 8/20. Se vuoi un bouquet in particolare per quella data ti consiglio di prenotarlo, ma insomma, faremo quel che si può!
Se sarai fra le persone che celebreranno l’otto marzo con uno dei bouquet di Bottega e vuoi condividere il messaggio associato, puoi usare l’hashtag #OttoPari.